Montanari di ieri e di oggi
Un convegno sugli Appennini punta i riflettori su tradizione e futuro del vivere in montagna
Architettura rurale, produzioni e aspetti tradizionali del vivere in altura sono stati al centro di un effervescente dibattito nel corso del convegno di studi “Montanari di ieri e di oggi. Vivere, costruire e produrre sugli Appennini”, tenutosi in modalità on line dal 19 al 21 Aprile 2021.
Con questo evento organizzato dal LATEM (Laboratorio di Archeologia Tardoantica Medioevale dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli), si è voluto creare un momento di incontro tra numerosi specialisti per confrontare le diverse realtà locali, offrendo anche ai non addetti ai lavori un’istantanea dell’Italia appenninica.
“Queste nostre montagne…da Nord a Sud”, è il titolo della prima giornata che ha ospitato diversi studiosi, tra storici, archeologi ed architetti, che da anni dedicano i propri sforzi alla conoscenza delle aree di montagna in diverse regioni della penisola. Nella seconda giornata intitolata “Convergenze sul Matese”, il focus si è poi concentrato sull’area montana tra Molise e Campania, un comparto geografico ancora poco battuto dalla ricerca scientifica e spesso sconosciuto al grande pubblico.
Il Matese è di fatto l’anello di congiunzione tra Appennino centrale e meridionale e proprio in questi giorni, l’attesa che si sblocchi il processo di istituzione del Parco Nazionale, si sta caricando oltremodo di legittime aspettative!
Castelli, capanne dei pastori, borghi e carbonaie tra gli oggetti puntuali analizzati, ma anche aspetti della vita di montagna dal medioevo ad oggi, produzioni agricole, forme di allevamento tradizionale e sistemi economici pre-industriali. Questi i temi che sono stati approfonditi e che hanno dato il via a stimolanti discussioni.
Il mondo rurale sta scomparendo, perché la popolazione sta invecchiando e i giovani non sono invogliati a rimanere nei luoghi in cui sono nati, allora come recuperarne la memoria?
Il dibattito promosso in questi giorni, quindi, è stato anche il punto di partenza per mettere in campo nuove proposte di valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale di queste zone. E’ emersa una lettura multidisciplinare del vivere sugli Appennini, che ha aggiunto importanti tasselli per la comprensione di queste ‘nostre montagne’, sottolineando i caratteri peculiari di questi contesti e al contempo le criticità che sono causa di un loro costante abbandono.
In chiusura si è affrontato anche il tema del turismo sostenibile, ricordando che gli Appennini ed in generale le aree di montagne non cercano grandi numeri, ma strizzano l’occhio al viaggiatore gentile e mai invadente.
Con un pizzico di cinismo ci si è resi conto che, proprio in un momento storico particolare come quello che stiamo vivendo, la vita tranquilla e per molti aspetti, più sana e genuina che caratterizza queste zone, si sta proponendo sempre più come una valida alternativa all’abitare compulsivo delle grandi città.
Dalla tragedia che ha colpito l’umanità, forse stiamo imparando a rivalutare luoghi e tempi di vita più intimi, spinti da un (finalmente) rispettoso ritorno al passato?
credits foto:
Fig.1 Uno scorcio del Matese orientale (comune di Cusano Mutri, BN)
Fig.2 (foto di copertina) Castello e borgo medioevale di Prata Sannita (CE)
Fig.3 Piedimonte Matese (CE), Centro storico e chiesa di San Giovanni
Fig.4 Il lago di Gallo del Matese (CE)
Fig.5 Un riparo per pastori nel Matese centrale (San Gregorio Matese, CE)
Tutte le immagini sono dell’autrice
Credits e linkografia
Il convegno è stato curato da chi scrive con il patrocinio di Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, Comune di San Potito Sannitico, SAMI (Società degli Archeologi Medievisti Italiani), Comunità Montana del Matese, Parco Regionale del Matese, GAL Alto Casertano, ed in collaborazione con Consulta del Matese, Rena Rossa A.p.s., I Briganti del Matese, Cuore Sannita, Matese Adventures, Ru.De.Ri (Rural Design per la Rigenerazione), Kinetès, Volturnia Edizioni, Zona Rossa webTv.
Comitato scientifico del convegno:
Federico Marazzi (Università Suor Orsola Benincasa di Napoli)
Giovanni Coppola (Università Suor Orsola Benincasa di Napoli)
Cesare Crova (Istituto Centrale per il Restauro)
Francesca Sogliani (Università della Basilicata)
Tommaso Indelli (Università di Salerno)
Le registrazioni delle sessioni del convegno sono accessibili ai seguenti link:
https://www.youtube.com/watch?v=bz9II32KJOE
https://www.youtube.com/watch?v=EhIHeBc7ZuQ
https://www.youtube.com/watch?v=5JrjzytseXU