Viaggio nel “paese interiore” di Teti
“Il Paese Interiore è nato all’improvviso, dalla pura passione di due amici e grazie alla generosa collaborazione di tante persone. È stato realizzato a costo zero, senza alcuna società di produzione alle spalle e con pochi strumenti. Ma non è la tecnica ad animarlo, è l’auspicio di strappare all’oblio i volti, i paesaggi, le sapienze che qui sono raccolti. Il desiderio di salvarne la grazia, oltre ogni stereotipo”.
Viene presentato così il film che qui proponiamo, un monologo per immagini e parole, interpretato da Ascanio Celestini, scritto e diretto da Luca Calvetta, con fotografia e montaggio di Massimiliano Curcio: “un pellegrinaggio tra borghi abbandonati e antiche tradizioni, tra la bellezza e le sofferenze di una terra inquieta, attraverso l’opera dell’antropologo Vito Teti”.
“Questo film è un viaggio poetico nell’animo della regione più misteriosa d’Italia. Una Calabria inattesa e metafisica. Un viaggio a ritroso, dalla notte all’alba, da un luogo reale ad uno spazio interiore. Questo film è la storia di ciascuno e la memoria di tutti”.
“Cosa facciamo del nostro passato? Quanti volti e quali colori abitano il nostro Paese Interiore? Dove si trova il confine tra l’andarsene e il tornare, tra la bellezza e il dolore?”
Un film ambientato in una Calabria che “si disvela soltanto a chi sa decifrarne i codici segreti. La Calabria è una mappa del futuro di ogni luogo”.
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