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“Da Terra dei Fuochi a Giardino d’Europa”, un progetto per l’antica Terra Felix

di Donatella Porfido

Il bacino idrografico dei Regi Lagni è oggetto di un Masterplan che prevede la realizzazione di un progetto rete ecologica integrando il recupero ambientale, la tutela delle acque, la bonifica del suolo e la riqualificazione paesaggistica. Una scuola di alta formazione professionale, cantiere operativo permanente e sperimentale per la realizzazione del progetto, può essere un valido strumento per la formazione professionale. Il progetto pilota che riguarda il Comune di Monteforte Irpino esplicita l’idea.


 

Il torrente Clanio trae origine dai monti del Partenio e dell’avellano (gruppo montuoso Avella-Partenio), fin dalla preistoria favorì scambi e comunicazioni e rese fertile quella zona che i romani chiamarono in seguito Terra Felix. In origine il torrente giungeva al mare presso Napoli e passava molto vicino ad Aversa. Le attività eruttive del Vesuvio, in epoca preistorica, e il bradisismo (ancora in atto) hanno causato continue modifiche all’andamento del fiume o dato origine a paludi, fino a quando fu creato il reticolo di canali conosciuto come «Regi Lagni». Il suo corso fu deviato verso nord fino a raggiungere il mare nel territorio di Castel Volturno.

Con la bonifica della zona, rifiorì l’agricoltura e gli ortaggi, la frutta e la canapa divennero i più famosi e ricercati d’Europa. Nel periodo “storico” sorsero le antiche città di Suessola, Abetella, Nola, Atella e Liternum. Oltre alle aree archeologiche tra i beni culturali di maggiore pregio sul territorio ci sono numerosi Siti Borbonici: palazzi storici, infrastrutture strategiche, quali acquedotti o ponti, e siti dedicati alle attività venatorie. Sovente erano concepiti come piccole aziende che si autosostenevano con pregiate produzioni agricole e allevamento di animali da cortile o da competizione come i cavalli di razza reale.

Lungo il litorale Flegreo sono impiantate numerose riserve di caccia, oggi luogo ideale per la tutela della flora e della fauna e meta di turismo naturalistico.

Si tratta di un’area molto vasta, circa 1400 Kmq, caratterizzata dalla presenza di beni culturali e naturalistici di notevole importanza ma segnata contestualmente da rilevanti problemi ambientali per l’alto indice di inquinamento della cosiddetta “Terra dei fuochi”.

Figura 1 - Stralcio del Piano Territoriale Regionale

 

Esiste una importante progettazione sul territorio: il Masterplan “da Terra dei Fuochi a Giardino d’Europa” con il quale sono stilate le linee di indirizzo per la sistemazione idraulica del bacino idrografico e la valorizzazione paesaggistico-ambientale ad opera del celebre Studio LAND. È prevista la realizzazione di una rete ecologica che opera all’interno degli ambiti interstiziali della trama paesistica collegando le aree naturali protette e non protette del territorio.

Figura 2 – Aree Protette e Rete Ecologica – Stralcio del Piano Territoriale Regionale nel territorio di competenza del CONSBIV

 

La realizzazione di un progetto di rete ecologica offre una vasta gamma di servizi ecosistemici (regolazione idrica, conservazione della biodiversità, assorbimento di carbonio, ecc.) con effetti benefici di inestimabile valore sulla salute mentale e fisica delle persone.

Figura 3  - Masterplan "da Terra dei Fuochi a Giardino d'Europa" - Studio LAND - stralcio del progetto

 

L’ente capofila del progetto è il Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno (CONSBIV) che si occupa di gestire il territorio e le acque dell’area al fine di proteggere il suolo e garantire il corretto flusso idrico delle acque. Il CONSBIV ha già avviato le opere di progettazione degli interventi a partire dalle opere idrauliche.

L’idea di istituire una scuola policentrica di alta formazione professionale nasce per dare un contributo concreto e continuativo alla realizzazione sistematica del Masterplan con l’obiettivo di provvedere alla cura degli spazi e alla manutenzione del paesaggio.

Le attività formative sono indirizzate principalmente ai giovani e alle categorie disagiate per acquisire capacità inerenti alla progettazione, realizzazione e manutenzione di aree verdi, di ripristino degli ecosistemi (Nature Based Soluction), ma anche alla realizzazione di piccole strutture come opere di ingegneria naturalistica, muratura a secco, ecc.

Parallelamente alle attività di cantiere, vanno avviate le attività di gestione e monitoraggio del patrimonio culturale, consentendo anche la formazione di guide turistiche e ambientali.

L’immagine meravigliosa che ne deriva è quella di un territorio operoso, curato e produttivo sotto tutti gli aspetti e, soprattutto, una fucina di professionalità e talenti.


Figura 4 – schema del progetto pilota della Scuola Policentrica di Alta Formazione per il Paesaggio – Attrezzature di interesse


Immagine di copertina. Alla scoperta dei lagni di monte attraverso itinerari archeologici – torrente Clanio nei pressi di Avella” tratta da: “Corridoio ecologico dei Regi Lagni – Masterplan integrato di sistemazione idraulica del bacino idrografico e la valorizzazione paesaggistico-ambientale” – Relazione Tecnico-Illustrativa LAND (Landscape Architecture Nature Development)


 

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DONATELLA PORFIDO

Ha conseguito con lode la laurea magistrale in Architettura con indirizzo urbanistica, tesi di laurea in ecologia applicata su reti ecologiche ed aree protette della rete comunitaria Natura 2000. Diplomata in computergrafica all’Istituto di Design di Napoli, è un Tecnico IFTS per il Monitoraggio dell’Ambiente e del Territorio. Di recente ha conseguito il Master di II livello ARìNT dell’Università Federico II di Napoli.

Svolge la libera professione, prevalentemente per enti pubblici, e opera anche nel campo dell’educazione e della formazione professionale. Si occupa di educazione ambientale e alla sostenibilità dal 2006 e attualmente è la Direttrice della Sezione Campania del WEEC Network, rete internazionale di educatori ambientali.

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