Top
Image Alt

Civiltà Appennino

  /  Aree interne   /  Le reti di imprese per la rigenerazione del capitale naturale e umano presente nelle aree interne

Le reti di imprese per la rigenerazione del capitale naturale e umano presente nelle aree interne

di Luca Di Salvatore

La rigenerazione dei territori rurali e montani del nostro Paese richiede un ri-orientamento dei modelli economici.

Una delle strade indicate dalla SNAI per lo sviluppo economico delle aree interne è quella del partenariato tra le imprese (in primis, tra quelle del settore primario). In particolare, la Strategia Nazionale promuove la valorizzazione dei sistemi agro-alimentari mediante la costituzione di forme partenariali in grado di garantire una «stretta cooperazione tra produzione primaria, trasformazione e commercializzazione» e l’attivazione di filiere di energie rinnovabili. L’individuazione di modelli imprenditoriali innovativi, che permettano alle organizzazioni produttive localizzate nelle aree interne (per la gran parte micro, piccole e medie imprese) di cooperare tra loro mediante l’attivazione di collaborazioni funzionali e strutturate, è ritenuta fondamentale per la salvaguardia e lo sviluppo dei sistemi agricoli e agro-industriali di tali territori.

Il modello di collaborazione imprenditoriale che più di ogni altro sembra in grado di valorizzare il capitale territoriale (naturale e umano) presente nelle aree interne è rappresentato dalle reti di imprese.

Dall’analisi delle caratteristiche peculiari del contratto di rete, strumento giuridico innovativo introdotto nel 2009, emerge che la cooperazione imprenditoriale di tipo reticolare può costituire un importante fattore di sviluppo per quei territori, caratterizzati da condizioni di svantaggio infrastrutturale e socio-economico, ma anche dotati di risorse e capitale naturale e umano, in termini di ricchezza di cultura, paesaggi e biodiversità, nei quali si registrano fenomeni di spopolamento e di abbandono delle piccole imprese tradizionali. La promozione di filiere produttive (e il contestuale associazionismo “in rete”), oltre a rimuovere forme di marginalità delle imprese rispetto al mercato e a implementare lo sviluppo e le tecnologie nella produzione, favorisce il ritorno degli imprenditori nelle aree interne, rigenerando così il capitale territoriale anche mediante l’aumento delle opportunità occupazionali.

 


NB. Il presente contributo costituisce un estratto dell’articolo “Potenzialità di sviluppo di reti di imprese in ambito selvicolturale nelle aree interne italiane” con il quale l’Autore ha vinto il premio per giovani ricercatrici e ricercatori, indetto nel 2022 dall’Accademia Italiana di Scienze Forestali, per il miglior articolo pubblicato su riviste scientifiche attinenti alle tematiche forestali e ambientali (categoria articoli pubblicati sulla rivista “L’Italia Forestale e Montana” su argomenti di Economia, diritto e politica forestale)——

Foto copertina di Barbara Jackson da Pixabay
Luca Di Salvatore
Ricercatore Università del Molise
it_ITItalian