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Civiltà Appennino

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Cibando Alighieri Dante

di Federico Valicenti


 

Il viaggio vero, quello che consacra Dante nell’Olimpo degli immortali, ha luogo nella prima stagione del 1300, nella notte del Venerdì Santo, l’inizio del risveglio della natura, della resurrezione della vita, della primavera. Complice il cambio di secolo che porta con sé speranza, angoscia, nuova energia, nuovi patemi.

Dante lega noi tutti

Nel mezzo del cammin di nostra vita”

nel suo viaggio

“mi ritrovai per una selva oscura”

abbandonandoci al nostro destino

” ché la diritta via era smarrita”.

 Per Dante i simboli diventano guida nelle visioni e nei racconti

“Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto, là dove terminava quella valle che m’avea di paura il cor compunto,

guardai in alto e vidi le sue spalle vestite già de’ raggi del pianeta che mena dritto altrui per ogne calle”

Inizia il suo racconto aprendosi alla rifioritura nella nuova stagione.

Racchiude la sua visione in un guscio pronto a narrare al mondo.

Omne vivum ex ovo! -Tutti i viventi nascono da un uovo!

Ogni storia che si rispetta dovrebbe cominciare dall’inizio, ab ovo, dall’uovo, dicevano i latini.

Così come dall’uovo di Leda, che pur di amarla, Giove si tramutò in un cigno.

Durante l’estate Dante amava molto sedersi su una pietra nel centro di Firenze ad ascoltare il chiacchiericcio della piazza, pronto ad intavolare anche rapide discussioni con chi gli si parava davanti. Così una sera, mentre il Sommo Poeta rimirava il fruscio della brezza estiva, un tale, a lui ignoto, nel passargli davanti gli chiese

 Qual è il boccone più squisito?

Dante prontamente rispose

Un uovo

Nella sua visione Dante intravede nell’uovo il simbolo cosmico che dona la vita e glorifica la resurrezione. Anche perché se si analizza etimologicamente il termine uovo dal greco oon e oion e dal latino ovum ci porta a uwum, uvun, quindi utero.

Omne vivum ex ovo! -Tutti i viventi nascono da un uovo, affermavano gli antichi Romani. È da tempi antichi che l’uovo è circondato da un’aureola di mistero ma con significati precisi e diversi tra di loro. Gli antichi filosofi egiziani asserivano che l’uovo rappresenta il cosmo perché ingloba i quattro elementi: aria, terra, acqua e fuoco. La terra è il guscio, il fuoco il tuorlo, l’acqua l’albume, l’aria quella che li avvolge e custodisce. Secondo credenze pagane e mitologiche del passato, il cielo e la terra erano considerati due emisferi che andavano a creare un unico uovo e le uova portavano la nascita della vita. Le uova, sicuramente per la loro forma molto particolare, hanno sempre rivestito, nell’immaginario collettivo, un ruolo ancestrale, simbolo della vita che porta dentro ma anche del mistero, della sacralità. L’uovo cosmico, legato ai miti della creazione del mondo e dell’universo; l’uovo simbolo da cui esce un essere vivente, sia uomo che animale. L’uovo è il simbolo perfetto di tutto ciò che nasce. Quando Gesù, divenuto adulto, viene imprigionato, la madre Maria porta in omaggio a Ponzio Pilato un cesto dorato pieno di uova per implorare la liberazione. Al rifiuto di Ponzio Pilato, Maria lascia cadere il canestro con tutte le uova che si disperdono, rotolando in ogni angolo della Terra. Dopo il martirio di Gesù, il giorno di Pasqua, Maria torna al sepolcro, lo trova aperto e sul ciglio della strada vede delle uova rosse, ne raccoglie uno e si presenta all’Imperatore per testimoniare la Resurrezione del Cristo. L’uovo colorato diventa simbolo.

L’anno seguente, alla stessa ora il poeta era seduto sulla medesima pietra a godere il fresco della sera e quel tale, che Dante non aveva più visto, ripassando di lì si fermò e gli chiese di nuovo

Con che?

Dante senza esitare gli rispose

 Col sale

Cum sale sapiens, con sale di sapienza.

Oggi quella pietra è al numero civico 54 in Piazza Duomo ed ha come base un pilastro, una lapide che ne indica il luogo chiamato il “Sasso di Dante”.

 

UOVO FRITTO ALLA SUGNA E TARTUFO  

Ingredienti:

4 uova

4 fette di pane raffermo

Un cucchiaio di strutto

Pepe q.b.

Sale fino q.b

Olio q.b.

Procedimento:

Versare il cucchiaio di strutto in un tegame, meglio se di ferro, farlo sciogliere lentamente, a fuoco basso, quindi, aggiungere le uova ad una ad una, coprire con un coperchio e far rapprendere per 4 minuti, aggiustare di sale e pepe. Arrostire le fette di pane e bagnarle con lo strutto di cottura, versare l’uovo su ogni fetta, grattugiare il tartufo e servire caldo.


CIBANDO ALIGHIERI DANTE

Federico Valicenti

Ed. Universosud PZ

 

Federico Valicenti
Cuoco e cibosofo
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