Top
Image Alt

Civiltà Appennino

  /  Natura e ambiente   /  Consumo di suolo, polverizzazione insediativa e fonti di energetiche rinnovabili: il caso Basilicata

Consumo di suolo, polverizzazione insediativa e fonti di energetiche rinnovabili: il caso Basilicata

di Lucia Saganeiti, Angela Pilogallo, Francesco Scorza, Beniamino Murgante
(Laboratorio di ingegneria dei sistemi urbani e territoriali (LISUT). Scuola di Ingegneria. Università degli Studi della Basilicata)


 

Dal Rapporto 2022 del Circularity economy network emerge, in contrapposizione alla good performance riguardante i consumi di energia da combustibili fossili e da rinnovabili (nel 2019, la quota italiana di consumo è stata del 64,2% maggiore della media europea), la bad performance riguardante il consumo di suolo.  Caso emblematico, a tal riguardo, è quello della regione Basilicata che, dagli anni 70 registra un trend di crescita disaccoppiata tra componente insediativa e demografica. Il consumo di suolo in Basilicata è dovuto, all’espansione delle aree urbane, alla trasformazione delle aree rurali e all’utilizzo di terreni agricoli per la produzione di energia rinnovabile attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici e di numerose turbine eoliche. Il fenomeno è reso ancor più grave dalla disposizione degli elementi sul territorio che generano un effetto denominato urban sprinkling ossia una dinamica di trasformazione territoriale caratterizzata dalla presenza di numerosi insediamenti antropici di piccole dimensioni disposti in maniera disordinata e diffusa nel territorio.

Negli ultimi anni, lo sviluppo insediativo è sempre più caratterizzato da nuove componenti, sviluppatesi in seguito al grande impulso del settore energetico che ha portato all’installazione (in alcuni casi in modo incontrollato) di impianti per la produzione di energia rinnovabile e per l’estrazione e il trattamento degli idrocarburi (Figure 1).

 

Figure 1 Dinamica evolutiva degli insediamenti antropici (edifici residenziali, edifici industriali, impianti per l’energia rinnovabili e impianti per l’estrazione di idrocarburi) confrontati con il trend demografico della regione Basilicata.

Figure 1 Dinamica evolutiva degli insediamenti antropici (edifici residenziali, edifici industriali, impianti per l’energia rinnovabili e impianti per l’estrazione di idrocarburi) confrontati con il trend demografico della regione Basilicata.

 

Se da un lato, quindi, con l’obiettivo di raggiungere una transizione ecologica totale, si tende a proporre politiche volte allo sviluppo di tecnologie per la produzione di energia pulita, dall’altro si trascura l’effetto (non secondario) che queste hanno sul territorio, sugli habitat naturali e sul paesaggio in generale. La Basilicata è la regione con il più alto numero di turbine eoliche installate ma, lo stesso primato non è raggiunto per quanto riguarda la potenza totale installata. Secondo i dati del GSE, infatti, la Basilicata detiene circa il 25% del parco eolico nazionale e solo il 10% della potenza nazionale installata. Questo, si ripercuote sul consumo di suolo e sulla frammentazione territoriale. Infatti, se nel 2008 il suolo consumato dipendeva, in gran rilevanza, dalle componenti tradizionali del sistema insediativo (edifici residenziali, industriali, commerciali ecc), rispetto alle “nuove” componenti (turbine eoliche in questo caso), nel 2018 la tendenza si è completamente invertita (Figure 2).

 

Figure 2 Consumo di suolo espresso in kmq dal 2008 al 2018 distinto per area urbana e area destinata ad impianti di energia rinnovabile.

Limitare l’impermeabilizzazione del suolo e fermare il consumo di suolo significa bloccare la conversione di terreni naturali o seminaturali in artificiali. Le politiche nazionali e regionali hanno il compito di limitare, o meglio fermare, i fenomeni di espansione urbana incontrollata (urban sprinkling), che causano una frammentazione del paesaggio urbano e rurale incoraggiando il riutilizzo di aree già edificate, come le aree dismesse, nell’ambito di strategie di rigenerazione urbana il cui obiettivo è limitare l’impermeabilizzazione del suolo.


 

Bibliografia

Romano B., Zullo F, Fiorini L., Ciabò S., Marucci A., Sprinkling: An Approach to Describe Urbanization Dynamics in Italy, in Sustainability, vol. 9, n. 1, DOI:10.3390/su9010097

Saganeiti, L., Favale A., Pilogallo, A.; Scorza, F.; Murgante, B., Assessing Urban Fragmentation at Regional Scale Using Sprinkling Indexes, in Sustainability, vol.10, nº9, doi:10.3390/su10093274

Saganeiti, L.; Pilogallo, A.; Faruolo, G.; Scorza, F.; Murgante, B. Territorial Fragmentation and Renewable Energy Source Plants: Which Relationship? Sustainability 2020, 12, 1828. https://doi.org/10.3390/su12051828

Scorza F., Saganeiti L., Pilogallo A., Murgante B. (2020). Ghost planning: The inefficiency of energy sector policies in a low population density region. ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, p. 34-55, ISSN: 0004-0177, doi: 10.3280/ASUR2020-127-S1003


credits. Foto copertina  di ELG21 da Pixabay


GLI AUTORI

L.Saganeiti, A.Pilogallo, F.Scorza, B.Murgante
it_ITItalian