L’esplorazione oltre il “Varco Appennino”
di Simone Donati
Varco Appennino è un’esplorazione delle aree interne dell’Appennino Meridionale, quelle nascoste, remote, lontano dai luoghi comuni e dalle cronache che spesso caratterizzano questa parte del paese.
Il lavoro è un dialogo con il “Vocabolario Appenninico” del poeta e scrittore irpino Franco Arminio, si sviluppa a partire dalla frase spesso ripetuta e rivolta anche a me molte volte dagli abitanti dei piccoli borghi che visitavo: “Ma qui non c’è niente! Perché vieni qui?”
Durante la mia ricerca, iniziata nel 2016 e conclusa a marzo 2020, ho percorso la catena montuosa che dalla Calabria attraversa Basilicata, Campania e Molise, sino al confine con l’Abruzzo. Ho lavorato sulla complessità e le contraddizioni contenute in questa frase, in questo “niente” spesso ricco e fertile, dal punto di vista storico e attuale.
Un niente di paesaggi e storia, di gesti e intimità, di campagne abitate e lentezza, di edifici incompiuti come melanconiche memorie di sogni falliti.
Il lavoro è costruito attraverso un’alternanza di fotografie di paesaggi sospesi, senza tempo ma allo stesso modo imponenti e una serie di ritratti di chi quei territori ancora li vive e li popola perché non se n’è mai andato o perché poi vi è tornato, loro: solidi e presenti. Ai paesaggi e ai ritratti si aggiungono gli interni delle abitazioni, intimi e silenziosi, insieme a piccoli paesaggi marginali.
Dopo molti anni dedicati a documentare i riti collettivi e le grandi manifestazioni sacre e profane di devozione contemporanea per il libro “Hotel Immagine”, avevo la necessità di tornare alla banalità del quotidiano, fatto di apparente semplicità e continuità con la natura.
Il libro fotografico, curato e disegnato da Fiorenza Pinna, con i testi di Franco Arminio, è uscito a giugno 2021 per Witty Books.
SIMONE DONATI (1977) è nato a Firenze dove vive e lavora. È uno dei fondatori del collettivo TerraProject che dal 2006 lavora su tematiche sociali, politiche ed ambientali, in Italia ed all’estero.La sua fotografia racconta prevalentemente il territorio italiano, con progetti a lungo termine dove la lentezza e la profondità sono la base, insieme all’approccio documentario. La sua ricerca è caratterizzata dallo studio del paesaggio e dalla relazione dello stesso con le persone che lo abitano. Negli anni 2009-2015 la sua attenzione si è concentrata sulla situazione politica e sociale italiana con la pubblicazione di “Hotel Immagine”, il suo primo libro frutto di un autoproduzione. Con “Varco Appennino”, pubblicato da Witty Books nel 2021, ha portato avanti per 4 anni un’esplorazione delle aree interne dell’Appennino meridionale italiano. Simone è stato selezionato come uno dei tre finalisti nella categoria ritratto del Sony World Photography Awards e ha ricevuto il 3° posto al Premio Ponchielli con “Welcome to Berlusconistan”. Con “Valley of Angels” è stato finalista all’OjodePez Award. Le sue immagini sono esibite in mostre in Italia ed all’estero e sono pubblicate dalle maggiori riviste italiane ed estere come Internazionale, Io Donna, La Repubblica, L’Espresso, Le Monde Magazine, Newsweek Japan, The Washington Post, Sette e Vanity Fair.