Nucleare sostenibile. Il mondo (della scienza) ne discute

A pensarci bene il dibattito su un tema così complesso non poteva non aprirsi e tutto nasce dalla concreta possibilità che la questione se il nucleare può considerarsi sostenibile o meno si basi su conoscenze scientifiche. O quantomeno porta ad aprire un dibattito scientifico complesso più utile e necessario rispetto al pur conseguente dibattito sociale e politico.

Un terreno di riflessione che trova la sua collocazione innanzitutto all’interno del Goal 7 dell’Agenda 2030 “Energia pulita e accessibile” che ha una quota determinante nel percorso di transizione ecologica in atto.

E chiaramente – al netto delle diversità di vedute ideologiche o di altra natura – a noi interessa capire e approfondire, per questo cogliamo lo spunto di Futuranetwork.eu e rilanciamo l’articolo di Luigi Di Marco, del Segretariato ASviS, dal titolo “Ma il nucleare è sostenibile? Cosa emerge dai rapporti scientifici dell’Ue”

“I comitati scientifici – spiega l’articolo – consultati sulla proposta della Commissione d’inserimento del nucleare nella tassonomia europea degli investimenti sostenibili non esprimono unità di consenso e accordo. Gli Stati membri divisi sulla scelta”.

E proprio dal punto scientifico, principalmente, le voci che entrano nella discussione e si contrappongono sono autorevoli dall’una e dall’altra parte, analizzando tutti gli elementi che attengono alla sostenibilità nel suo complesso, dagli investimenti allo smaltimento.

L’approfondimento di Futuranetwork.eu, magazine online di ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – aiuta a comprendere la vicenda nella sua complessità e articolazione.

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credits: Foto copertina di Markus Distelrath da Pixabay